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lunedì, settembre 19, 2005

 

Hotplug... serve davvero?








Hotplug è davvero comodo quando si utilizzano periferiche USB e tutte quelle ulteriori diavolerie che tanto sono amate dal sistema operativo dello zio Bill. Linux non è da meno, ma utilizzare hotplug come opzione di default quando non vi è una reale necessità può comportare tempi di boot piuttosto lunghi. Conoscendo un minimo il nostro hardware, possiamo facilmente eliminarlo e dimezzare i tempi di avvio; provare per credere. Abiliteremo anche il supporto APM, in modo che il computer possa spegnersi da solo dopo aver eseguito lo shutdown.
Al solito ci portiamo in modalità super utente ed editiamo il file rc.modules in modo da abilitare all'avvio i moduli che ci interessano. Se non conosciamo al nostra configurazione hardware, possiamo ottenerla con l'utilità "centro informazioni" di kde, presente nel menu "K-> Sistema". Per abilitare in modulo è sufficiente decommentarlo eliminando il carattere "#" prima del modulo stesso. Sulla macchina con quale ho scritto questo piccolo suggerimento, ho abilitato il supporto APM, il supporto per le porte USB e poi il mouse che vi è collegato, il chip audio ESS-Allegro, la scheda di rete Realtek presente nella maggioranza dei sistemi . Potete fare lo stesso selezionando le voci corrispondenti al vostro hardware.
Ora bisogna solo disattivare hotplug... presto fatto! Sempre da super utente avviamo il gestore di pacchetti Slackware con pkgtool, entriamo nel menu Setup, selezioniamo Hotplug e scegliamo No.
Al prossimo avvio di sistema bootterete in pochi secondi.

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